Edgar Dean Mitchell, detto Ed (Hereford, 17 settembre 1930 – West Palm Beach, 4 febbraio 2016[1]) è stato un astronauta statunitense. Fu il sesto uomo a porre piede sulla Luna nel corso della missione spaziale Apollo 14.
Edgar Dean Mitchell | |
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Astronauta della NASA | |
Nazionalità | ![]() |
Status | Deceduto |
Data di nascita | 17 settembre 1930 |
Data di morte | 4 febbraio 2016 |
Selezione | 1966 (gruppo 5 NASA) |
Primo lancio | 31 gennaio 1971 |
Ultimo atterraggio | 9 febbraio 1971 |
Altre attività | Pilota collaudatore |
Tempo nello spazio | 9 giorni e 1 minuto |
Numero EVA | 2 |
Durata EVA | 9 h 23 min |
Missioni |
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Data ritiro | ottobre 1972 |
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Nel 1952 Mitchell conseguì una laurea in gestione industriale presso il Carnegie Institute of Technology. Lo stesso hanno entrò nella scuola ufficiali della U.S. Navy. Ricevette la qualifica di pilota ricercatore e fu assegnato allo Air Development Squadron Five fino al 1959. In seguito gli fu assegnata la guida della divisione navale per il Manned Orbiting Laboratory che ricoprì tra il 1964 e il 1965. Durante il servizio in marina conseguì una seconda laurea in scienze aeronautiche e un dottorato di ricerca in aeronautica ed astronautica presso il Massachusetts Institute of Technology nel 1964.
Il 4 aprile 1966 venne assunto alla NASA con il quinto gruppo degli astronauti. Il 1º ottobre 1972 lasciò la NASA per fondare una ditta in proprio, la Edgar Mitchell Corporation a Palm Beach, Florida. Dopo aver sperimentato il viaggio nello spazio fondò l'Istituto di Scienze Noetiche, con sede nel Nord California, per approfondire lo studio delle potenzialità della mente.
Massone, Mitchell fu membro della loggia Artesia Lodge N. 28 ad Artesia, nel Nuovo Messico[2]. Sposato e padre di cinque figli, è morto il 4 febbraio 2016 a Palm Beach, in Florida, all'età di 85 anni[3].
![]() | Lo stesso argomento in dettaglio: Programma Apollo. |
Mitchell fu il pilota del modulo lunare della missione Apollo 14, la terza che riuscì a portare l'uomo sulla Luna nel 1971. Durante questa missione compì due attività fuori bordo per una durata complessiva di oltre nove ore. Mitchell fece parte degli equipaggi di riserva come pilota del modulo lunare nella missione precedente di Apollo 10 e in quella successiva di Apollo 16.
Il 23 luglio 2008, durante un'intervista radiofonica, Edgar Mitchell ha dichiarato[4][5] di essere venuto a conoscenza, da ambienti militari e governativi, del fatto che il fenomeno UFO è reale, che ci sono stati contatti tra esseri umani ed esseri extraterrestri, e che ci sono contatti ancora in corso, senza peraltro saperne i motivi. Ha quindi confermato la teoria, sostenuta da molti ufologi, secondo cui i contatti con visitatori da altri pianeti sarebbero stati tenuti nascosti dai governi per 60 anni (teoria del complotto UFO).
Queste alcune sue parole[6]:
«Mi è accaduto di avere il privilegio di sapere....di avere....avere la certezza che noi siamo stati visitati su questo pianeta e il fenomeno UFO è reale, anche se tuttavia è stato coperto dai nostri governanti per un periodo di tempo molto lungo.» |
Il 7 ottobre 2016 viene pubblicata da WikiLeaks una email spedita il 18 agosto 2015 verso John Podesta, nella quale Edgar Mitchell afferma di essere stato informato da ETI riguardo alla non tolleranza verso conflitti militari nello spazio[7]
![]() | Medaglia Presidenziale della Libertà |
— 1970 |
![]() | Navy Distinguished Service Medal |
![]() | NASA Distinguished Service Medal |
Altri progetti
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